Nuova Riveduta:

Atti 10:41

non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

C.E.I.:

Atti 10:41

non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

Nuova Diodati:

Atti 10:41

non già a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che è risuscitato dai morti.

Riveduta 2020:

Atti 10:41

non a tutto il popolo, ma ai testimoni che erano prima stati scelti da Dio, cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

La Parola è Vita:

Atti 10:41

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 10:41

non a tutto il popolo, ma ai testimoni ch'erano prima stati scelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

Ricciotti:

Atti 10:41

non a tutto il popolo, ma a' testimoni preordinati da Dio: a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione da' morti.

Tintori:

Atti 10:41

non a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio: a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

Martini:

Atti 10:41

Non a tutto il popolo, ma ai testimonj preordinati da Dio: a noi, i quali abbiamo mangiato, e bevuto con lui, dopo che risuscitò da morte.

Diodati:

Atti 10:41

Non già a tutto il popolo, ma a' testimoni prima da Dio ordinati, cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo ch'egli fu risuscitato da' morti.

Commentario abbreviato:

Atti 10:41

34 Versetti 34-43

L'accettazione non può essere ottenuta su un altro terreno che non sia quello dell'alleanza di misericordia, attraverso l'espiazione di Cristo; ma ovunque si trovi la vera religione, Dio la accetterà senza badare a nomi o sette. Il timore di Dio e le opere di giustizia sono la sostanza della vera religione, gli effetti della grazia speciale. Anche se non sono la causa dell'accettazione di un uomo, la dimostrano; e qualsiasi cosa possa mancare nella conoscenza o nella fede, sarà data a tempo debito da Colui che l'ha iniziata. Essi conoscevano in generale la parola, cioè il Vangelo, che Dio aveva inviato ai figli d'Israele. Il senso di questa parola era che Dio, con essa, annunciava la buona novella della pace per mezzo di Gesù Cristo. Essi conoscevano i diversi fatti relativi al Vangelo. Conoscevano il battesimo di pentimento predicato da Giovanni. Sappiano che questo Gesù Cristo, per mezzo del quale è stata fatta la pace tra Dio e gli uomini, è il Signore di tutti; non solo come sovrano di tutti, Dio benedetto in eterno, ma anche come mediatore. Ogni potere, sia in cielo che in terra, è nelle sue mani e ogni giudizio è affidato a lui. Dio andrà con coloro che unge; sarà con coloro ai quali ha dato il suo Spirito. Pietro dichiara poi la risurrezione di Cristo dai morti e le prove di essa. La fede fa riferimento a una testimonianza, e la fede cristiana è costruita sul fondamento degli apostoli e dei profeti, sulla testimonianza da loro resa. Vediamo cosa bisogna credere di lui. Che siamo tutti responsabili di fronte a Cristo come nostro giudice; quindi ognuno deve cercare il suo favore e averlo come amico. E se crediamo in lui, saremo tutti giustificati da lui come nostra giustizia. La remissione dei peccati pone le basi per tutti gli altri favori e benedizioni, togliendo di mezzo ciò che impedisce di concederli. Se il peccato è perdonato, tutto va bene e finirà bene per sempre.

Riferimenti incrociati:

Atti 10:41

At 10:39; 1:2,3,22; 13:31; Giov 14:17,22; 20:1-21:25
Giov 15:16
Lu 24:30,41-43; Giov 21:13

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